Quantitativi di iodio-131 pari a 7,5 milioni di volte la norma. Sono stati rilevati nelle acque antistanti il reattore n.2 della centrale di Fukushima. Lo ha riferito in una nota la Tepco, spiegando che il campione esaminato è stato raccolto il 2 aprile, quindi prima del riversamento in mare, iniziato ieri, di 11.500 tonnellate di acqua contaminata. Una scelta – era stato detto – dettata da motivi di sicurezza, e che ha spinto il Governo nipponico a varare una stretta sui controlli di pesce e frutti di mare. In alcune partite di prodotti ittici sono state trovate tracce di cesio e iodio radioattivo superiori al tetto legale. Intanto si sta valutando l’opportunità di chiedere in prestito alla Russia una piattaforma galleggiante, costruita nel 2001 per lo smaltimento dei liquidi radioattivi dei sottomarini nucleari: è in grado di lavorare 7000 metri cubi di rifiuti all’anno. La situazione, nel frattempo, resta critica. Circa 80.000 residenti, delle zone nei pressi della Centrale, sono stati costretti all’evacuazione. La tepco ha dato disponibilità al rimborso delle spese mediche e alla perdita di reddito a causa dei trasferimenti. Nei prossimi giorni più di 1400 asili nido, scuole elementari e medie, saranno oggetto di controlli, sui livelli di radioattività.
Gianmarco Morosini
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