Giappone. La Tepco ha cominciato a riversare acqua radioattiva direttamente nell'oceano Pacifico
15.000 tonnellate di acqua radioattiva, accumulate nel corso delle operazioni di raffreddamento dei reattori di Fukushima, riversate in mare. Falliti, dunque, i tentativi di bloccare la fuoriuscita di acqua contaminata, da una crepa di 20 centimetri del reattore numero due della centrale. “A questo punto non avevamo altra scelta” – ha detto il portavoce del Governo in TV. “Liquido a basso livello di contaminazione – ha precisato poi la Tepco - pari a dosi assorbite naturalmente in un intero anno dagli adulti”. “Questa acqua – ha continuato - deve essere scaricata per poterla sostituire con altra più pericolosa”. Parole che non convincono diversi esperti, secondo i quali “tutto ciò potrebbe portare a una vera tragedia per l'ecosistema marino dell'area, soprattutto per le mutazioni genetiche che possono colpire i pesci”. Ma è l’intero quadro a preoccupare. Radiazioni superiori alla norma sono state rilevate appena fuori dal raggio di 30 km dalla centrale nucleare. Greenpeace ha inviato una seconda squadra di esperti in radioprotezione per indagare sul fallout radioattivo; oltre alla contaminazione ambientale, saranno effettuati test su latte e prodotti agricoli. Si è conclusa nel migliore dei modi, invece, una vicenda che aveva commosso l’intero Paese. Ha ritrovato la sua padrona il cane travolto dallo tsunami e salvato dopo venti giorni dalla guardia costiera sul tetto di una casa che galleggiava al largo. La donna ha visto il salvataggio del suo animale in tv e lo ha riconosciuto, andando poi a riprenderlo al canile.
Gianmarco Morosini
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