L’ultima legge italiana, in fatto di giochi, ha detto sì alla liberalizzazione, ed è attesa la proliferazione di sale da gioco un po’ ovunque. Per restare competitiva e non soccombere alla concorrenza ormai agguerrita, anche la Giochi del Titano avrà a disposizione un nuovo strumento normativo, un decreto che sostituisce quello del 2007 ed indica nuovi parametri tecnici per i giochi leciti. Per leciti si intende quelli adeguati alla legge in vigore. Ha spiegato il presidente dell’ente di Stato dei giochi, Paolo Mazzanti, che per conto dello Stato controlla il settore: “Sono stati ridefiniti i parametri per le macchine da gioco, basati su quelli italiani: il costo massimo di una singola partita, 10 euro; la durata minima di una partita, 4 secondi; la percentuale di restituzione delle somme giocate, non inferiore all’85%”. Accanto a lui, anche il nuovo direttore della Giochi del Titano, società anch’essa statale che gestisce la sala bingo e keno, Salvatore Caronia, già direttore del casinò di San Remo, e il presidente del Cda Ernesto Benedettini. Quest’ultimo ha annunciato che al 31 dicembre verrà disdetto l’accordo con la Novomatic, società che forniva le macchinette, poi queste spariranno il 1° maggio 2010. Ne arriveranno di nuove: la roulette elettronica, i videopoker ad esempio, e non si esclude il trasferimento ad altra sala, magari più consona. Per variare l’offerta e renderla appetibile, largo anche ad eventi e spettacoli. Benedettini ricorda che a disposizione ci sono anche psicologi che gratuitamente ricevono persone che pensano di avere un problema di dipendenza dal gioco. Ma è il primo passo verso il casinò?
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