Gioco: bene lo svago, no la patologia
Ma quale è il profilo del ‘giocatore patologico’? Generalmente appartiene alle fasce sociali più deboli: operai e pensionati. Per tutti la sfida è quella di coniugare gli interessi di una industria, quella del gioco, e la salute dei giocatori. Lasciare cioè il gioco nella sfera ludica e non farlo entrare in quella patologica. Nel video l’intervista a Roberto Sailis (Presidente Associazione “Il Rosso e il Nero”) e a Maurizio Fea (Federserd)
Sara Bucci