Giornata AIDS, a San Marino le persone in cura sono 74
Nonostante i progressi terapeutici, che tengono la malattia sotto controllo migliorando la qualità della vita dei pazienti, la lotta all’Aids non è finita e la giornata mondiale di sensibilizzazione che si celebra l’1 dicembre è un'occasione per fare arrivare il messaggio, soprattutto ai più giovani che hanno scarsa consapevolezza del rischio contagio. Eppure i numeri parlano chiaro: a San Marino le persone in cura sono 74, compreso il nuovo caso registrato quest'anno. La fascia più colpita è quella tra i 50 e i 59 anni, due i casi di residenti con età inferiore ai 30 anni, 16 hanno più di 60 anni, 4 addirittura più di 70.
I rapporti sessuali la maggior causa di infezione. La cura avviene quasi esclusivamente a Rimini o fuori territorio dove sono presenti reparti attrezzati per malattie infettive: nel 2016 questo ha comportato uno spesa di 100 mila euro per i 70 ricoveri in day hospital,
5.500 per due ricoveri ordinari sempre in Riviera ai quali bisogna aggiungere il costo per l'Iss di 366 mila (con un leggero aumento nel 2017) per la terapia farmacologico antiretrovirale.
Non esiste ancora un vaccino, quindi la prevenzione deve rimanere molta alta ed è su questo che insistono Segreteria alla Sanità ed Istituto di Sicurezza Sociale. L' 1 dicembre professionisti ISS per tutta la mattina saranno nelle Scuole Superiori, nel pomeriggio alla Coopertiva Culturale Il Macello, momento di confronto per rispondere alle domande sul tema e distribuzione del materiale informativo. Alle 21, infine, al Concordia, la proiezione del film “120 battiti al minuto” di Robin Campillo. Un programma fitto, che invita a non abbassare la guardia su quella che è stata un’epidemia per molti anni e che oggi è una patologia ben lontana dall’essere debellata.
Nel video Andrea Gualtieri Direttore generale Iss