A oltre 20 anni dall'entrata in vigore del Protocollo opzionale alla Convenzione ONU sui diritti dell'infanzia che vieta il coinvolgimento dei bambini nei conflitti armati, San Marino riflette sulla ricorrenza. Uno strumento ratificato anche dal Titano nel luglio 2011 proprio “per eradicare pratiche che ledono diritti umani, e fenomeni contrari alla pace e alla sicurezza nazionale, ma anche per testimoniare i propri valori identitari e confermare un traguardo di civiltà, rispettando l'anello più debole della società”.
La Segreteria agli Esteri, nel ricordare il corpus normativo a difesa del minore di cui la Repubblica è dotata, si interroga sul fenomeno e, insieme, si impegna a dare pieno contributo in ogni sede multilaterale. Si appella alle Istituzioni, alle Associazioni attive nella difesa dei diritti umani, alla società civile, perché si tutelino i presidi della giustizia e si rafforzi la rete contro ogni sfruttamento dei minori. Ricorda così l'opera di sensibilizzazione costante portata avanti dalla Fondazione Silvana Arbia – sorta a San Marino nel 2014 da una costola del Soroptimist Club e dall'opera dello stesso Magistrato, Procuratore del Tribunale delle Nazioni Unite per il Rwanda, a seguito del genocidio.
Proprio la Fondazione invoca una azione urgente per fermare la coscrizione e il reclutamento dei minori e ricorda i proprio obiettivi. Tra questi: favorire l'accesso dei bambini all'educazione; sollecitare una Convenzione Internazionale con misure standard di protezione e prevenzione; sostenere azioni contro la povertà; chiede campagne mirate a bambini e donne nella regione dei Grandi laghi africani, puntando proprio sulle madri per rafforzarne le capacità nel proteggere i minori. E caratterizza così la propria strategia: iniziativa partita da donne – appunto, sull'esempio dell'Arbia – che si rivolge alle donne contando sul protagonismo e la costanza femminili davanti a sfide che richiedono coraggio.