Oltre 35 anni di attività, un punto di riferimento per tecnici e produttori, laboratorio all’aria aperta per la conservazione del materiale genetico delle varietà autoctone. Ma anche uno strumento operativo per guardare avanti, in un settore in forte espansione a San Marino, con l’osservazione di nuovi vitigni in campo, per poi introdurli alla coltivazione in territorio. “Il vino – osserva il segretario Venturini – rappresenta la memoria e la storia di un paese. Ora il comparto sta crescendo, tenendo come parola chiave la qualità”.
Addetti e appassionati in visita negli oltre 9 ettari del Centro Bosche: 4 vigneti per 4 ettari e 27 varietà a dimora; 2 ettari a olivi, 3 a seminativo. Poi la screen house, per conservare in purezza le piante che costituscono il patrimonio varietale della Repubblica.
PER l’occasione, anche il primo assaggio, con l’Associazione Sommelier, dei vini da vitigni autoctoni Canino, Cargarello, Biancale. Nel video le interviste a Giancarlo Venturini (Segretario al Territorio) e Leonardo Lonfernini (Direttore Ugraa)
Annamaria Sirotti
Addetti e appassionati in visita negli oltre 9 ettari del Centro Bosche: 4 vigneti per 4 ettari e 27 varietà a dimora; 2 ettari a olivi, 3 a seminativo. Poi la screen house, per conservare in purezza le piante che costituscono il patrimonio varietale della Repubblica.
PER l’occasione, anche il primo assaggio, con l’Associazione Sommelier, dei vini da vitigni autoctoni Canino, Cargarello, Biancale. Nel video le interviste a Giancarlo Venturini (Segretario al Territorio) e Leonardo Lonfernini (Direttore Ugraa)
Annamaria Sirotti
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