Giornata internazionale contro la violenza sulle donne: il mondo si mobilita

Una giornata per dire no. Il 25 novembre è la data scelta dalle Nazioni Unite nel 1999 per ricordare a tutto il mondo il più vile dei crimini, insieme alla pedofilia. E il colore scelto dall'Onu per ricordare la lotta contro la violenza sulle donne e simboleggiare un futuro senza abusi è l'arancione, tinta che scalda i cuori e illumina anche l’Empire State Building di New York. 54 casi nella piccola Repubblica di San Marino nei primi nove mesi dell'anno. Minacce, lesioni personali, percosse: in tribunale, 24 procedimenti penali pendenti. Ma non si può trascurare il sommerso, perché denunciare la violenza – seppur la situazione sia migliorata in questi anni - resta ancora lo scoglio maggiore. Nel mondo una donna su tre ha avuto una esperienza di violenza fisica o sessuale. Sono 133 milioni le vittime di mutilazioni genitali e 120 milioni le ragazze obbligate ad atti sessuali. Una vittima ogni due giorni, e moltissime hanno meno di 15 anni. 179 donne uccise contro le 157 del 2012, è invece il dato che racconta i femminicidi in Italia, il 70% in famiglia e il 92,4% per mano di un uomo. Un aumento del 14% secondo i dati Eures. E nel 2014 tanti, troppi i casi di femminicidio filiale, come estrema conseguenza della violenza domestica. Emma Petitti, parlamentare riminese del Pd, ricorda l'importanza della ratifica della Convenzione di Istanbul, uno dei primi atti del Parlamento in questa legislatura. Eppure l'Italia resta tra le nazioni europee con gli indicatori peggiori per la condizione femminile. “Affrontare la violenza sulle donne significa mettere in discussione stereotipi e luoghi comuni – dice - e promuovere una relazione diversa tra i generi, un modo diverso di concepire i rapporti tra uomini e donne, nella vita pubblica e privata”.

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Lo spot della per la Giornata mondiale contro la violenze sulle donne

Giornata internazionale contro la violenza sulle donne: il mondo si mobilita

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