Non solo un anniversario. Quando il 27 gennaio del 1945 i cancelli di Auschwitz vennero abbattuti dalla 60esima armata dell'esercito sovietico, il mondo viene a conoscenza compiutamente degli orrori del genocidio nazista ed una giornata accolta inizialmente senza troppi clamori ha assunto col tempo un significato simbolico. Istituita in Italia nel 2000 ed in tutto il mondo nel 2005, la Giornata della Memoria ha in copertina quell'orrore senza fine di cadaveri e di scheletri viventi disseminati per il campo, ma vuole soprattutto essere occasione di riflessione su una pagina di storia che ci riguarda da vicino. Partendo dalla consapevolezza che in realtà qualcosa si sarebbe potuto fare per evitarla. “Il crimine più grande di tutti è stato l'indifferenza” ricorda Liliana Segre, nominata senatrice a vita proprio per il suo impegno nel coltivare la Memoria. Più che un omaggio alle oltre 6 milioni di vittime dunque una occasione di riflessione più che mai attuale, affinché quell'indifferenza che permise la persecuzione dei diritti prima e delle persone poi, non consenta nuovamente al razzismo di spargere i suoi veleni. Ovunque seminari, convegni, riflessioni per riempire di significato quel 'mai più', perché resti solido il cambiamento simbolicamente rappresentato da una Italia che apre le porte del Senato a chi, 80 anni fa, si vide chiudere davanti quelle della scuola.
Sara Bucci
Sara Bucci
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