Non importa se per un giorno le sigarette rimarranno o meno nel pacchetto. La Giornata Mondiale Senza Tabacco si prefigge un obiettivo ben più alto: incoraggiare i paesi a fare di più contro una delle principali cause prevenibili di morte. Quel di più consiste nel mettere la "Convenzione Quadro dell'OMS sul Controllo del Tabacco" al centro delle proprie politiche sanitarie. San Marino è stato fra i primi a firmare, e oggi collabora con l’Organizzazione Mondiale per la Sanità all’aggiornamento della banca dati. L’authority sta inoltre partecipando ad un’indagine dell’Oms sul fumo nei giovani. Dai primi dati emerge che circa il 32 % dei sammarinesi fra i 13 e 15 anni si è acceso almeno una sigaretta. La metà ha iniziato fra i 12/13 anni. Ma c’è un 8% che ha provato anche prima, addirittura fra i 10 e 11 anni. La maggior parte, comunque, è ben consapevole dei rischi che corre. La Repubblica, dalla ratifica della convenzione, ha dato vita a campagne antifumo, puntando su corretti stili di vita, vietato le sigarette nei locali pubblici. Ma il fumo è un vizio difficile da debellare. Sono stati 256 i casi di tumore al polmone dall’89 al 2007. L’andamento continua ad essere più o meno stabile. Quest'anno, nel mondo, oltre 5 milioni di persone moriranno per malattie legate al tabacco. Nell'arco del XXI secolo, il fumo potrebbe ucciderne 1 miliardo.
Monica Fabbri
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