"Nel nostro mondo di abbondanza, la povertà non dovrebbe avere casa”: ad affermarlo è il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, nella Giornata internazionale per l'eliminazione della povertà. Impressionanti i dati: quasi 700 milioni di persone vivono con meno di 2,15 dollari al giorno (poco più di 2 euro) e oltre un miliardo è privo di bisogni primari come cibo, acqua, sanità o istruzione. “Inaccettabile” la situazione per Guterres che parla di un sistema finanziario iniquo che impedisce ai Paesi in via di sviluppo di investire per alleviare la povertà.
In prima linea le associazioni. In Italia la Caritas, nel Report Povertà 2023, parlava di una costante crescita del numero di persone che chiedono aiuto. Se nel 2019 191mila soggetti avevano ricevuto assistenza nei soli centri di ascolto e tramite i servizi informatizzati, nel 2022 il numero è salito a 256mila. Peggiore è la situazione dei migranti: secondo l'Istat, 1 milione e 600mila stranieri residenti vivono in uno stato di povertà assoluta. E gli immigrati sono 5 volte più poveri degli italiani.
Anche San Marino fa i conti con il fenomeno: a pesare, spiegano dalla Caritas locale, sono soprattutto la difficoltà nel trovare lavoro, insieme alle bollette e agli affitti. Il numero di poveri è in generale stabile, anche se 10 nuove famiglie hanno chiesto aiuto dall'inizio dell'anno. La Caritas supporta circa 85 famiglie sammarinesi o residenti: 45 di queste ricevono ogni mese pacchi alimentari e i buoni spesa donati dalla Sums. Si aggiungono circa 44 famiglie ucraine. Sono 200, in tutto, le persone che possono contare sulla Caritas in Repubblica. E non è finita perché vanno aggiunti disagi e fragilità di vario tipo, come la ludopatia.