I giovani e la crisi: preoccupati ma non rassegnati
Solo il 20% di chi un lavoro lo ha trovato è soddisfatto della sua condizione, mentre il 25% non lo è per nulla, ma a casa, a girarsi i pollici in attesa dell'occasione della vita, non ci resta quasi nessuno.
Hanno voglia di partecipare attivamente alla vita sociale del Paese, non si fidano dei politici ma non disdegnano un impegno rigoroso. Hanno fiducia nell'Europea e nella Scuola, l'istituzione che sentono più vicina. L’Italia è tra i Paesi europei con il più basso tasso di occupazione giovanile e la più elevata quota di Neet, ovvero di under 30 che non studiano e non lavorano, e questo campione, che si attesta sul 20 per cento dei giovani, è quello che più preoccupa.
Nel video l'intervista a Daniela Marzana – Università Cattolica di Milano