Giovani e cyberbullismo: nell'ultimo anno migliaia le richieste d'aiuto legate al suicidio
È quanto emerge dai dati diffusi da Telefono Amico Italia. A San Marino rilevato un aumento di casi di autolesionismo evidenzia lo psicologo Roberto Ercolani
Sono allarmanti i dati diffusi dal Telefono Amico Italia in occasione della giornata internazionale per la prevenzione del suicido che ricorre sabato 10 settembre. Nel 2021 quasi 6.000 le chiamate ricevute di persone attraversate da pensieri suicidi o preoccupate per possibili atti estremi di un proprio caro. Una crescita di quasi il 55% rispetto al 2020, dato quadruplicato dal 2019, l'ultimo anno pre-covid. Particolarmente grave l'incidenza tra i giovani; secondo l'Istat sono 220.000 i ragazzi e le ragazze, tra i 14 e i 19 anni, insoddisfatti della propria vita e allo stesso tempo in una condizione di scarso benessere psicologico. Se infatti i giovani sono stati meno toccati dagli effetti fisici della pandemia, evidenziano gli esperti, lockdown e privazioni della vita quotidiana e sociale hanno inciso negativamente sotto l'aspetto psicologico.
A San Marino rilevato un aumento esponenziale di casi di autolesionismo in particolare nella fascia 15 – 20 anni, evidenzia lo psicologo Roberto Ercolani. “Oggi rispetto al passato – spiega Ercolani – questi fenomeni vengono usati spesso dai giovanissimi come strumento di comunicazione di un disagio ed è per questo che è importante lavorare subito sul problema”. Per lo psichiatra e sociologo Paolo Crepet tra i giovani, a incidere in maniera significativa, è il fenomeno del cyberbullismo e lancia una forte proposta: niente smartphone agli adolescenti under 16.
Nel servizio l'intervista a Maurizio Pompili (Psicologo, professore ordinario psichiatria università Sapienza Roma)
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