Giovani e nuove droghe: inchiesta di San Marino RTV
Non cercano più i paradisi artificiali ma le prestazioni estreme. Si sballano non per evadere da una realtà troppo stretta ma per garantirsi performance elevate, rapporti più facili e disinibiti con gli altri. Per questo l’uso di eroina è in calo, e i suoi consumatori sono sempre meno giovani, mentre esplodono cocaina, ecstasy e altre sostanze sintetiche a cui si avvicinano anche i giovanissimi. Sono i numeri a testimoniare la realtà. E quella sammarinese la racconta il dottor Francesco Berti del servizio neuro-psichiatrico. “Uno studente su 3, tra i 15 e i 18 anni, ha fumato uno spinello almeno una volta nella vita. Cresce la tolleranza dei ragazzi nei confronti di droghe pesanti come la cocaina, l’ecstasy e il crack. Più della metà dei giovani in età scolare entra in contatto con questo mondo e un terzo dei ragazzi delle scuole superiori durante i fine settimana usa e abusa di sostanze stupefacenti e alcool. I giovani, sottolinea Berti, ricorrono a sostanze che li rendono più attivi, più simpatici, più dinamici'. E’ la cocaina a fare registrare un vero e proprio boom dei consumi. La minor qualità ha fatto scendere i prezzi e aumentare la diffusione. In grande spolvero, prosegue il medico sammarinese, anche la marijuana spesso consumata insieme ad altre droghe. Ma a tenere banco, rimarca il servizio neuro-psichiatrico, sono ancora l’ecstasy e le nuove droghe. Nella moda ideologica che le sostanze naturali non fanno male, si assiste alla diffusione delle cosiddette eco-droghe, che hanno un effetto stimolante e allucinogeno. Cresce il consumo ma diminuiscono i reati. Solo 6, nel 2004, i processi per droga a San Marino. L’anno precedente erano 16. I ragazzi del Titano si riforniscono soprattutto nel circondario dove- conferma la Questura di Rimini – è in aumento il giro di ecstasy. Se fermati in Repubblica in evidente stato di alterazione da droghe dichiarano di averle consumate fuori territorio e spesso, sottolinea il Magistrato dirigente del Tribunale Valeria Pier Felici, il Giudice non può provare il contrario.
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