Proseguono le indagini della squadra mobile di Rimini per fare piena luce sulla vicenda della banda di sfruttatori di prostitute cinesi. Già sottoposte a fermo cinque persone: tre uomini e due donne, tutti di origine orientale. Utilizzando documenti falsi, il sodalizio affittava immobili dove esercitare l'attività: i clienti venivano attirati attraverso inserzioni pubblicitarie su riviste specializzate riguardanti un fantomatico centro massaggi. Sei le vittime individuate dagli inquirenti - 4 con regolare permesso di soggiorno, 2 clandestine - le quali hanno raccontato di essere state attirate a Rimini con la promessa di un lavoro onesto. Nell’ambito della stessa operazione, inoltre, è stato arrestato un altro cittadino cinese clandestino, subito rimpatriato.
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