Sono stati ricevuti in udienza dai Capitani Reggenti; Massimiliano Tresoldi, i genitori, gli amici. Ai Capi di Stato è stata raccontata la storia di questo ragazzo, svegliatosi dopo 10 anni di coma vegetativo. Un terribile incidente stradale, nel ’91, lo riduce in fin di vita. Nessuna attività cerebrale, sentenziano i medici, “vostro figlio – dicono ai genitori – è come una centralina senza corrente”. Un anno in Ospedale, attaccato alle macchine. Poi la decisione di mamma Lucrezia di riportarlo a casa, di staccare – addirittura – il sondino per l’alimentazione. “Una follia”, dicono i dottori, ma Massimiliano resiste. I genitori, gli amici, si trasformano in medici, in infermieri, in fisioterapisti. A Natale del 2000 il risveglio. Pino Ciociola, giornalista di Avvenire, racconta la storia di Massimiliano nell’ultimo capitolo del libro “Eluana, i fatti”. Un accostamento – quello alla vicenda Englaro – che scatena infinite polemiche. Nel video le interviste a Lucrezia Povia e Pino Ciociola (Giornalista "Avvenire")
Gianmarco Morosini
Gianmarco Morosini
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