Guerra dei cieli: rotte russe dirottate da Rimini a Bologna
Dalla primavera alcuni voli russi abbandoneranno il Fellini, perchè per quest'anno la compagnia russa Ural Airline ha deciso di portare alcuni charter dalla Russia al Marconi.
Ora si teme che, atterrando a Bologna, i viaggiatori siano tentati da altre mete.
Alta l'attenzione di tutte le aziende, soprattutto quelle del Gros che operano direttamente con i russi, preoccupati per le rotte perse.
Non sono bastati gli oltre 800mila euro di investimenti del Fellini nei voli dell'est: la compagnia russa è andata a bussare all'Areoporto di Bologna. O per lo meno così sostiene il Marconi. "Non rubiamo voli a Rimini – ha replicato il presidente Enrico Postacchini, dopo l'accusa del Fellini di concorrenza sleale – è stata la compagnia a farsi avanti".
Ma rimini non deve guardarsi soltanto dalla concorrenza di Bologna: la Tez Tour ha stretto un accordo con Ancona per alcuni charter settimanali da Ucraina, Lituania e Lettonia, in partenza dalla prossima estate.
Una vera e propria batosta per tutto il sistema economico del territorio che fa spegnere sul nascere le prime speranze accese dal ritorno del vettore Ryanair sul Fellini dalla prossima primavera.
Intanto AiRiminum non si esprime al riguardo, ma "stiamo ultimando – precisa in una nota - il Master Plan con il nostro Advisor Fraport che completerà il rilancio dello scalo per raggiungere un volume di passeggeri in linea con l’importanza della piattaforma turistica romagnola".
Appare chiara l'importanza della clientela russa, non solo per Rimini: l'allarme dei commercianti arriva anche sul Titano.
Nel video l'intervista Presidente Confcommercio Rimini, Gianni Indino e il Presidente USC, Andreina Bartolini.
Silvia Sacchi