“I giovani vivono le Istituzioni”: alunni e studenti alla prova su Istanze d'Arengo e votazione Odg
Prosegue a Palazzo Pubblico l'esperienza della democrazia sammarinese con il progetto promosso dalla Reggenza
Mettersi alla prova con due momenti peculiari della vita istituzionale, l'uno riservato ai cittadini come strumento di democrazia diretta; l'altro rientrante nelle funzioni del Consiglio Grande e Generale.
Come i loro coetanei nella giornata di ieri, oggi gli alunni di quinta delle elementari di Acquaviva, Cailungo, Chiesanuova, Faetano, Fiorentino e Montegiardino presentano le loro Istanze d'Arengo davanti ai Capitani Reggenti, Filippo Tamagnini e Gaetano Troina, felici di accoglierli. Chiedono raccoglitori ecologici; un cavalcavia o sottopasso in Via 28 luglio, sulla Superstrada; una pista pump truck a Chiesanuova; la restituzione dei resti fossili del Titanocetus Sammarinensis, oggi conservati a Bologna; il divieto della vendita di tabacco e prodotti a base di nicotina a partire dai nati nel 2010; infine la possibilità di fare nuove esperienze all'aperto con maggiori proposte estive. C'è sempre una finalità di interesse pubblico, un senso di responsabilità nelle richieste dei più piccoli a servizio della collettività. Lo stimolo ad essere attori partecipi della società.
A metà mattinata lo scenario cambia e sugli scranni dei Consiglieri siedono gli studenti delle quinte Liceo Classico, Linguistico, Economico, Scientifico A e B, pronti ad affrontare l'esame di maturità tra pochi mesi. Si simula una seduta consiliare e nella fattispecie il momento della discussione e votazione di un Odg sul volontariato. Viene data lettura del testo e - dopo l’intervento del Segretario Andrea Belluzzi per simulare in merito un’espressione di posizione del Governo - ogni classe esprime un parere, favorevole o contrario, sulla proposta. Ne scaturisce quindi un nuovo testo frutto degli orientamenti emersi, che la Reggenza sottopone a votazione palese. Votazione che finisce in parità. Test più che riuscito mettendo in evidenza – riscontrano i Capi di Stato - la conoscenza dell’argomento trattato derivante da uno studio approfondito e il rispetto delle altrui opinioni: principi cardine per chi svolge attività parlamentare.
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