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I trasporti pubblici cambiano veste: nuovo nome, servizi integrati e migliore comunicazione

di Monica Fabbri
14 lug 2020
Trasporti pubblici
Trasporti pubblici

Il futuro del trasporto pubblico passa da una nuova immagine, a partire dal nome, ancora top secret. Una cosa è certa: il servizio non si chiamerà più ATI. Dopo la pausa forzata, AASS e Università tornano ad incontrarsi sulla fase due del progetto: la proposta visiva del nuovo logo. È un lavoro coordinato, che verrà presentato in autunno. A vincere il bando il giovane sammarinese Federico Fattori, laureatosi l'anno scorso in design all'università del Titano. Il gruppo sta studiando la veste grafica di autobus, pensiline e biglietti. Ma la sfida è più grande: rilanciare un servizio poco sfruttato. Da un sondaggio on line, del resto, emergono dati interessanti sulla percezione dei sammarinesi rispetto ai trasporti interni: la maggior parte non solo non li usa – e non è una sorpresa – ma non ne conosce neppure il nome.

“Molti non sanno di avere una linea che passa vicino a casa” – spiega Massimo Brignoni, vicedirettore del corso di laurea triennale in design – “molte volte la comprensione del servizio è la cartina tornasole del fatto che il pubblico non lo conosce, non lo usa e quindi non sa che ha delle potenzialità”. D'altro canto emerge anche un aspetto positivo: chi ha risposto al questionario si dice pronto ad usare i trasporti ma con linee più snelle e veloci; maggior informazione sul servizio; possibilità di acquisto on line di biglietti cumulativi con servizi integrati. Obiettivo, quindi: rivedere il modello di comunicazione dei trasporti, “che sia integrato” – afferma il Direttore AASS Raoul Chiaruzzi. “Quindi, funivia insieme agli autobus, per un servizio che sia utilizzato sia dai cittadini che oggi non lo conoscono che dai turisti e magari, anche con le nuove istanze di sostenibilità, un trasporto di tipo integrato fra autobus, bicicletta, funivia”.

Riguardo al futuro dei trasporti, una delle voci più in perdita dell'AASS - 4 milioni di costi a fronte di 70.000 euro di entrate - la politica s'interroga sulla razionalizzazione del servizio, anche in un'ottica di diminuzione dell'impatto ambientale. Ragionamento che rientra in una riflessione generale di contenimento della spesa corrente – spiega il Segretario con delega all'Azienda. “Tanti gli aspetti da considerare”, dice Teodoro Lonfernini: tragitti, prezzo del biglietto e soprattutto mezzi utilizzati. “Forse è inutile continuare nella logica di grandi mezzi. Un ragionamento va fatto su loro utilizzo e futuro acquisto”.


Nel servizio le interviste a Federico Fattori, Massimo Brignoni e Raoul Chiaruzzi 




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