“I turisti ci sono ma paghiamo il caro-prezzi”, Rossano Ercolani (Usot) traccia il bilancio sulla stagione estiva
Il numero dei turisti sul Titano è tornato al livello degli scorsi anni, ma per gli operatori del turismo la vera sfida è data da inflazione e tassi d'interesse.
Dopo un avvio di stagione complicato, fatto di prenotazioni spostate e cancellate, i turisti sono tornati a scegliere San Marino, come spiega Rossano Ercolani, presidente di Usot (Unione Operatori Sammarinesi del Turismo).
I dati sammarinesi si dimostrano dunque in linea con quelli della Romagna, ripartita dopo un calo ad inizio stagione tra il 20 e il 30%, dovuto anche a una cattiva comunicazione sui reali danni dell’alluvione. Ma se i visitatori anche sul Titano non mancano, a colpire gli operatori sammarinesi è stato il caro-prezzi che ha fatto calare le possibilità di profitto.
Ercolani lamenta anche le difficoltà di fare nuovi investimenti a causa dell’esplosione dei tassi d’interesse. Per questo la richiesta di Usot è di un prolungamento delle scadenze dei mutui che consenta rate più basse e maggiore libertà di manovra agli operatori sammarinesi.
Poter investire è infatti di fondamentale importanza in un momento in cui, finita la pandemia, c’è tanta voglia di viaggiare come confermano i dati diffusi dal ministero del Turismo italiano sull’aumento di turisti stranieri sulla nostra penisola.
Rispetto allo stesso periodo del 2022, le prenotazioni aeree di luglio sono salite del 27% e sono cresciute anche le prenotazioni nelle strutture ricettive e nelle abitazioni private.
Nel servizio l’intervista a Rossano Ercolani, Presidente di Usot.
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