Il contributo della Fondazione Oltre al confronto con le voci dei favorevoli e dei contrari. E il dibattito si accende
"Corpo di donna, San Marino verso il referendum sull'IVG"
Due visioni distanti che ieri sera nel corso dell'incontro "Corpo di donna, San Marino verso il referendum sull'IVG", organizzato dalla Fondazione Oltre, hanno dato vita ad un dibattito piuttosto vivace con voci che spesso si sono levate anche dal pubblico in sala. Si parte dal testo del quesito per poi virare sulle accese polemiche di questi giorni incentrate sui manifesti finiti sotto attacco, le accuse incrociate sui messaggi veicolati, il peso delle parole utilizzate, come anomalia ed omicidio.
Difende l'indiscussa legittimità del quesito sancita dal Collegio Garante ed insiste da subito sull'urgenza di depenalizzare l'aborto a San Marino, il Comitato promotore, mostrando l'immagine di manette ai polsi, quelli della donna che rischia il carcere e costretta pertanto all'esilio. Dal Comitato contrario invece il compiacimento di stare dove vige un ordinamento che protegge la vita, dall'inizio alla fine. Improprio parlare di clandestinità, chi lo pratica oltreconfine lo fa in sicurezza: 7 le sammarinesi che nel 2019 si sono rivolte all'Italia (dati Istat). Numeri in calo.
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La parola quindi alle forze politiche: riscontra l'incapacità a parlarsi, continuando a combattersi, il Pdcs, schierato per il NO all'aborto e un Sì incondizionato alla Vita: realisticamente “c'è una donna in gravidanza – si è detto - ed un essere umano che ha iniziato a vivere, proprio come ognuno di noi. E c'è una madre che divide il diritto di procreare con un uomo, il padre”. Rete a sostegno del Sì distingue invece tra fecondazione che riguarda due individui e procreazione che resta prerogativa della donna. L'invito poi a trattare con estrema umanità la scelta di interrompere gravidanze in caso di malformazioni. Libera, in appoggio al Sì, auspica che una volta celebrato il referendum il Consiglio rispetti in maniera assoluta la volontà dei cittadini. "70mila le donne morte nel 2019 per il ricorso alle pratiche di aborto clandestino (stime Oms). San Marino può fortunatamente ricorrere all'Italia ma è davvero ora di mettere fine a questa ipocrisia”. Nessuna indicazione di voto da DOMANI Motus Liberi, che sposta il focus: tutti d'accordo che l'aborto sia in ogni caso un fallimento, spetta alla politica dare indicazioni alla cittadinanza su come esprimere al meglio la convivenza civile. Occorre trovare punti in comune tra le diverse posizioni.
Nel video le interviste a Vanessa D'Ambrosio, Fondazione OLTRE; Gloria Giardi, Comitato per il SÌ; Antonella Mularoni, Comitato per il NO.
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