Il "Cristo" ligneo attribuito a Michelangelo lascia San Marino entro luglio
Verrà restituito ad Angelo Boccardelli, quale erede dell'Ambasciatore Ugolini, ed esposto al Battisero di Ascoli Piceno
In luglio il Cristo ligneo attribuito a Michelangelo Buonarroti tornerà - dopo una lunga vertenza giudiziaria - nella disponibilità di Angelo Boccardelli, che da anni ne ha rivendicato la proprietà, quale erede dell'Ambasciatore Giacomo Maria Ugolini. Sarà esposto nel Battistero di Ascoli Piceno.
La data della consegna del prezioso oggetto d'arte – assicurato in passato per 50 milioni di euro – resta riservata per ragioni di sicurezza ma è certo che sarà nel prossimo mese di luglio. Il Cristo ligneo attribuito a Michelangelo si trova nel caveau di Banca Centrale dal 2012 quando venne sequestrato dalla magistratura sammarinese nell'ambito di un'indagine che si è conclusa con l'archiviazione e il dissequestro.
Da quel momento l'opera (insieme ad altri oggetti d'arte sequestrati dalla cassetta di sicurezza dell'Euro Commercial Bank di Domagnano intestata ad Angelo Boccardelli e Giorgio Hugo Balestrieri) è nella disponibilità della Commissione per la Conservazione dei Monumenti e degli Oggetti d'Arte. La restituzione ad Angelo Boccardelli avverrà durante una cerimonia all'Ambasciata d'Italia a San Marino. Il tutto si svolgerà in condizioni di massima sicurezza, così come il trasferimento al Battistero di Ascoli Piceno, scelto anche perché offre idonee misure di protezione dell'opera. Per gestire al meglio tutta l'operazione si è tenuto in giornata un incontro a Palazzo Begni e in Congresso di Stato è approdata una delibera ad hoc.
Dopo una lunga vertenza giudiziaria, intrecciata con procedimenti italiani che gli sono costati anche cinque anni di carcere, Angelo Boccardelli – assistito dall'avvocato Francesco Ciabattoni - è stato definitivamente assolto “perché il fatto non sussiste” dall'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. Era l'uomo di fiducia dell'Ambasciatore Giacomo Maria Ugolini che, alla scomparsa nel 2006, gli lasciò in eredità il pregiato Cristo ligneo attribuito a Michelangelo: “Ciò che più di ogni altra mi preme – dichiara Angelo Boccardelli – è tutelare l'immagine di un uomo, l'ambasciatore Ugolini, onesto e giusto. Per me era un padre e lui mi considerava come un figlio. Non posso far altro che ammettere di essere contento di evitare un contenzioso legale, laddove la legge mi ha dato ragione e il buon senso ha fatto sì che questa cosa si chiudesse. Debbo ringraziare anche l'Ambasciata d'Italia che è intervenuta e ha risolto questo annoso problema”.
Il Cristo attribuito a Michelangelo da Ascoli, in futuro, potrebbe tornare, temporaneamente, in esposizione a San Marino, ma solo quando sarà allestito un sito con le adeguate misure di sicurezza.