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Il neo Comandante delle Milizie Carattoni: "Non considerateci militari di serie B”

Il Generale Lonfernini si congeda tra gli applausi e riceve dalla Reggenza la medaglia al merito di 1°Classe

di Monica Fabbri
26 ott 2022

Attaccamento alle istituzioni, amore per la patria, spirito di servizio, fedeltà alla Repubblica: valori incarnati dal Corpo delle Milizie, che oggi saluta il suo nuovo Comandante. Il Generale Leonardo Lonfernini si congeda dopo quasi otto anni. Gli subentra Corrado Carattoni. Nell'ufficialità del momento trovano spazio le emozioni. Luca Beccari, nella veste di Deputato alle Milizie, si dice onorato di aver collaborato con il Generale Lonfernini, a cui riconosce il generoso supporto nei difficili momenti dell'emergenza sanitaria e sotto la cui guida – afferma - sono stati raggiunti obiettivi importanti. Rimarca poi l'impegno e la dedizione del Generale Carattoni, a cui assicura disponibilità, sostegno e collaborazione.

All'udienza sono presenti membri del Congresso di Stato e Militare, Ufficiali, Comandanti dei Corpi, familiari. Carico di significato il conferimento a Lonfernini della medaglia al merito di 1°Classe, per l'encomiabile servizio prestato nelle Istituzioni militari. “Non è facile prendere la parola in questo momento”, ammette. E a conclusione del suo intervento si augura che i Corpi Militari siano continuamente testimonianza di fedeltà ai valori fondanti della nostra Repubblica e di abnegazione nel servizio verso la Patria.

“L'unico servizio che deve essere sempre prestato - spiega ai nostri microfoni - è in favore della cittadinanza, che costituisce il supporto fondamentale della comunità sammarinese”. Segue l'atto simbolico della consegna della sciabola del Comandante Superiore. Carattoni si rivolge al suo predecessore con tono confidenziale, ricordando l'amicizia che li lega e l'ingresso insieme nei Corpi Militari, 52 anni fa: “Caro Leonardo, negli ultimi sette ho collaborato con te ma, soprattutto, ho imparato da te”. Il Corpo delle Milizie rappresenta, verso l'esterno, l'unicità di questa Repubblica – afferma la Reggenza – e si è reso protagonista di pagine di straordinaria solidarietà, in particolare durante l'ultimo conflitto mondiale.

Il pensiero corre quindi alle centinaia di profughi ucraini in fuga oggi dalla guerra. I Capi di Stato confidano nelle ragioni del dialogo, “le stesse che conferiscono alle Milizie un potere e un significato di pace rappresentativo della peculiarità di San Marino”. “Non abbiamo partecipato a guerre, ma abbiamo marciato, comandato, ci siamo preparati, esercitati, sempre nell'ambito della disciplina militare”, afferma Il neo Comandante Superiore Carattoni, dicendosi rattristato quando i nostri volontari vengono considerati una sorta di coreografia. “ Posso assicurare invece, essendo lì da più di cinquant'anni, che non è per nulla folklore, ma è amore per la patria, impegno vero. Quindi non solo encomiabile ma soprattutto fondamentale per la nostra identità di Stato. Non vogliamo - conclude - essere considerati militari di serie B”.





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