Il Papa al Corpo Diplomatico chiede di vietare l'utero in affitto. Presente Ambasciatrice Albertini
"La via della pace esige il rispetto della vita, di ogni vita umana, a partire da quella del nascituro nel grembo della madre, che non può essere soppressa, né diventare oggetto di mercimonio". Lo ha detto il Papa nell'udienza al Corpo diplomatico accreditato in Vaticano, aggiungendo di ritenere "deprecabile la pratica della cosiddetta maternità surrogata, che lede gravemente la dignità della donna e del figlio. Auspico, pertanto, un impegno della Comunità internazionale per proibire a livello universale tale pratica".
Nelle prime file anche l'ambasciatore di San Marino presso la Santa Sede, Maria Alessandra Albertini, che ha salutato il pontefice ringraziandolo a nome delle istituzioni sammarinesi per la sua straordinaria azione. "È sempre un augurio fortemente atteso e altamente significativo quello che il Santo Padre concede al corpo diplomatico ad inizio anno - ha detto l'ambasciatrice Albertini - che scandisce i grandi temi che dominano l'agenda internazionale e scuotono le coscienze di ognuno di noi. Il tema centrale della pace affrontato in ogni sua declinazione è stato un invito a percorrere tutte le strade per cercare di frenare la deriva provocata dai conflitti in atto e dalle violazioni dei principi cardine dell'umana convivenza"
"Per perseguire la pace non è sufficiente limitarsi a rimuovere gli strumenti bellici, occorre estirpare alla radice le cause delle guerre, prime fra tutte la fame, una piaga che colpisce tuttora intere regioni della Terra, mentre in altre si verificano ingenti sprechi alimentari", ha proseguito. "Vi è poi lo sfruttamento delle risorse naturali, che arricchisce pochi, lasciando nella miseria e nella povertà intere popolazioni, che sarebbero i beneficiari naturali di tali risorse. Ad esso è connesso lo sfruttamento delle persone, costrette a lavorare sottopagate e senza reali prospettive di crescita professionale".
"Preoccupa particolarmente l'aumento degli atti di antisemitismo verificatisi negli ultimi mesi; e ancora una volta sono a ribadire che questa piaga va sradicata dalla società, soprattutto con l'educazione alla fraternità e all'accoglienza dell'altro".
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