In ricordo di Giada: sotto il suo ulivo il valore dell'amicizia e il coraggio di ricominciare
Da quel terribile incidente sono trascorsi già due anni ma il tempo, per chi ha voluto bene a Giada Penserini, è come cristallizzato, sospeso. Il ricordo è vita, ed è in nome della vita che va avanti nonostante il dolore che in tanti si sono ritrovati ieri sera. Il senso di ciò che rimane nelle parole di chi ha percorso insieme a lei parte del suo breve cammino, condividendo gioie, risate, sogni. Sotto l'ulivo di Giada il valore dell'amicizia, più forte della morte, ma anche il coraggio di non arrendersi.
È la testimonianza di Sabrina Spada, che dopo un incidente aereo ha dovuto ricostruire, in un lungo percorso di rinascita, fatto di piccole conquiste quotidiane. A tenerle la mano in una strada tutta in salita famiglia ed amici. L'amore è una medicina potente. L'amore allevia le fatiche, guarisce. Soprattutto, se è vero, l'amore resta. E quell'amore – ieri sera - si poteva respirare, leggere negli occhi, dove non c'era solo il vuoto che ti lascia una perdita, ma la forza per ricominciare, con fiducia nel futuro, riassaporando la gioia delle piccole cose.
Nello spazio di Giada si alternano esperienze ed emozioni, in un percorso che papà Stefano, mamma Emanuela e la sorella Mia hanno voluto per i giovani, ennesimo gesto d'amore dopo la donazione degli organi, facendo di Giada – come recita la frase a fianco alla sua foto - “chicco di frumento divenuto moltiplicatore di vita”. “Ricordo – dice Gabriele Raschi - è riportare al cuore”. E il suo ricordo è sempre vivo.
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