Inaugurati nuovi poliambulatori. 900 mq di qualità, punto di partenza per il nuovo ospedale
Taglio del nastro della Reggenza. La struttura sarà l'unica che resterà nel futuro nosocomio. Ciavatta: "Investimento di cui abbiamo bisogno per la sicurezza dei nostri pazienti". A breve il bando
L'inaugurazione dei nuovi poliambulatori dell'ospedale di Stato assume un forte valore simbolico dopo un tragico anno che ha fermato tutto. E' un importante segnale di ripartenza. L'emozione è palpabile mentre i Capitani Reggenti tagliano il nastro. Presenti i vertici Iss, i Segretari di Stato a Territorio e Sanità, medici, il direttore di oculistica Alessandro Mularoni, “ non vediamo l'ora di iniziare a lavorare qui – dice – siamo al passo con i tempi”. C'è orgoglio nelle parole di Sergio Rabini e Stefano Canti: “i lavori non sempre sono facili – afferma il Segretario al Territorio – ma quando parliamo di ospedale va messa passione in più”. C'è chi si stupisce di come si sia trasformato il piano terra dell'ex casa di riposo. “Il valore aggiunto – confida una dottoressa – è stato coinvolgerci, per rispondere alle nostre esigenze”.
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I circa 900 mq ospitano 1 studio medico e 21 ambulatori, alcuni dei quali polifunzionali, sale di attesa, servizi bagno per utenti e personale con accesso ai disabili, diversi locali di lavoro riservati. Un ambiente luminoso, funzionale, sicuro e bello. “Un punto di ripartenza verso i servizi – dice il Direttore Generale Alessandra Bruschi - in un'ottica diversa, di sicurezza e qualità percepita per utente ed operatori. E' fondamentale lavorare nella direzione di creare strutture idonee, sicure e confortevoli, dato che la qualità in sanità conta tantissimo”. Un punto di partenza anche nella progettazione di un nuovo ospedale. La struttura inaugurata oggi sarà infatti l'unica che verrà mantenuta – ricorda la Bruschi, “importante segnale che ci lascia la possibilità di mantenere l'investimento fatto”. Il nuovo nosocomio quindi resta una priorità: si va avanti con determinazione, il gruppo di lavoro si riunisce settimanalmente. A gennaio la Segreteria si augurava di emettere il bando entro giugno. “Contiamo di rimanere nei tempi prestabiliti per la prima emissione del bando che servirà per la progettazione vera e propria”, dice Roberto Ciavatta. “Si procede speditamente, con tutte le cautele richieste per un investimento di quella natura, ma di cui abbiamo bisogno, dato che questo ospedale non è più a norma, e quindi nell'ottica di garantire la sicurezza dei nostri pazienti”.
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Serviranno dai 100 ai 120 milioni, di cui lo Stato dovrà coprirne circa la metà. L'ospedale attuale costa 6 milioni all'anno solo di manutenzione, senza contare gli altissimi consumi. Quindi, quando si parla di nuova struttura, si ragiona non solo in termini di sicurezza e funzionalità ma anche di risparmio a lungo termine. Quattro mesi fa si parlava di cinque manifestazioni di interesse da parte di grandi investitori. “Nel frattempo sono aumentate – precisa il Segretario - e anche coloro che ancora non si sono manifestati potranno partecipare al bando, che sarà pubblico e opportunamente pubblicizzato”.