Incendi: prorogato fino al 10 settembre in Emilia Romagna, lo stato di grave pericolosità per il rischio di roghi boschivi
Un'estate che più rovente non si può. In attesa dei dati su San Marino, il cui territorio fortunatamente è stato risparmiato per ora da roghi di vasta entità, in Emilia Romagna è stato intanto prorogato fino al 10 settembre riporta la Dire - lo stato di grave pericolosità per il rischio incendi boschivi. Una decisione assunta dalla Protezione civile regionale, vista l'assenza di piogge e la siccità. Valutata anche la numerosità e gravità degli incendi finora affrontati. All'interno delle aree forestali rimane dunque in vigore il divieto assoluto di accendere fuochi o utilizzare strumenti che producano fiamme, scintille o braci. E' vietato anche accendere fuochi di legna o residui vegetali ed è proibita la pulizia dei pascoli e dei terreni bruciando le stoppie. Allo stesso tempo resta in vigore anche l'inasprimento delle sanzioni per chi appicca incendi dolosi: fino a 10.000 euro e la reclusione fino a 10 anni, in caso di incendio volontario. In Italia nel 2017 – lo ricordiamo - a fuoco un'area grande il triplo rispetto agli anni scorsi: bruciati 117.500 ettari di boschi, a fronte dei 38mila interessati mediamente ogni anno tra il 2008 e il 2016. I dati, aggiornati al 22 agosto, sono forniti dallo European Forest Fire Information System della Commissione europea.
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