Inchiesta Aeradria: drastico ridimensionamento dei sequestri
Dagli oltre 6 milioni di euro iniziali a 650.000 euro complessivi e totali. Drastico il ridimensionamento dei provvedimenti originari di sequestro – deciso oggi dal Tribunale di Rimini - nei confronti degli 8 indagati eccellenti per la vicenda Aeradria, tra questi Andrea Gnassi. Nel febbraio scorso la notizia della misura cautelare – dell'ammontare di 749.000 euro a testa – provocò un vero terremoto, a livello locale. Il legale dell'attuale Sindaco di Rimini ha sottolineato, in una nota, che si farà ricorso in Cassazione per la somma residua. A questo si aggiungono le decisioni prese in questi giorni dal Tribunale del Riesame di Bologna, che ha annullato l'obbligo di dimora per gli ex vertici di Aeradria Massimo Masini e Massimo Vannucci; l'ex Presidente di Air Alessandro Giorgetti e il commercialista Santo Pansica. Due, come noto, i sammarinesi coinvolti nell'inchiesta. Rappresentavano il Titano nel CdA di Aeradria. La situazione più problematica sarebbe quella di Giovanni Conti. “Dalle informazioni assunte dal mio legale - afferma Corrado Carattoni - ho appreso che c'è un'indagine, che non ha ancora comportato alcun provvedimento, per falso in bilancio, in base alla teoria che, all'epoca in cui ero membro del cda, la società fosse in condizioni di dichiarare fallimento. Avendolo appreso con certezza ho incaricato il mio legale di dichiarare al Procuratore la mia piena disponibilità ad essere sentito sui fatti, qualora il magistrato lo ritenga utile”
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