Inchiesta Giustizia a San Marino: il settore civile
Il diritto a un processo di durata ragionevole è sancito dall'articolo 6 della Convenzione dei diritti dell'uomo. E secondo la Commissione per l'efficacia della giustizia, istituita nell'ambito del Consiglio d'Europa, si può però sostenere che, in linea generale, ciascun grado di giudizio non dovrebbe superare i due anni. Nel settore civile, a San Marino – secondo l’ultima relazione del magistrato dirigente sullo stato della giustizia, che si riferisce al 2005 – ci vogliono mediamente 8 anni per una sentenza definitiva. Ma ci sono cause, non ancora chiuse, cominciate anche 10, 15 e addirittura quasi 20 anni fa. Potrà sembrare assurdo, ma per un lungo periodo, negli anni 90, nel Tribunale il settore delle appellazioni civili è rimasto bloccato. In seguito alla morte del giudice Pecorella, le appellazioni civili vennero affidate al professor Peruzzi, ma questi – avendo spesso trattato il primo grado delle cause – non poteva occuparsi dell’appello. Una parte del carico di lavoro venne affidato al Giudice Gualtieri, ciononostante, l’ingorgo aumentava. In seguito al pensionamento di Peruzzi venne nominato alle appellazioni civili il giudice Ferroni che ha curato le cause cominciate nel corso del suo mandato, ma si è trovato nell’impossibilità di smaltire da solo il pregresso, anche perché allo stesso Ferroni è stato affidato un incarico aggiuntivo. Senza un intervento di qualche tipo, la situazione rischia di non migliorare. E cioè: le cause nuove vanno avanti, quelle pregresse restano bloccate, anche per moltissimi anni, nella cosiddetta fase di preservato: il giudice ha, cioè, la disponibilità di tutte le carte del processo, ma non ha il tempo materiale per valutarle e decidere.
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