Inchiesta Varano: la Stanzani scrive una lettera ai dipendenti
La donna scrive di avere la coscienza pulita, di sentirsi un leone in gabbia, di vivere come una ingiustizia insopportabile il fatto che i magistrati abbiano considerato il progetto come un’associazione a delinquere. Augura ai destinatari di riuscire a fare fronte, compatti, a quello che definisce l’ennesimo attacco. Nella lettera, che i dipendenti hanno deciso di fare pubblicare, parla anche degli arresti domiciliari, che non le erano ancora stati concessi: “Li temo - confida la Stanzani - più della galera”.
Infine, un invito ad uscire e a raccontare la verità. Una verità che anche gli inquirenti stanno cercando di ricostruire, attraverso i tantissimi dialoghi telefonici intercettati: si va dalle tecniche sulle modalità della messa in sicurezza di assegni bancari, allo scambio di consigli, più prudenti, una volta che gli indagati hanno la certezza delle accuse in fase di formulazione della procura di Forlì. Sullo sfondo, un memoriale che ha delineato un quadro fatto di ingerenze pesantissime da parte di governi italiani e sammarinesi sugli affari della banca. E’attribuito a Gilberto Ghiotti, ma il Presidente della Cassa di Risparmio non ha mai confermato né smentito di esserne l’autore. Di sicuro, la vicenda, è destinata ad allargarsi. La prossima puntata di Report, domenica sera su Rai 3, è costruita proprio sugli ultimi sviluppi.