Stefano ancora non sa della morte di Matteo. Ricoverato nell’astenteria del pronto soccorso di San Marino, il giovanissimo Stefano Diana di Verucchio era seduto accanto a Matteo Sciutti alle 4 di ieri mattina, quando la Golf condotta dal 18enne sammarinese si è schiantata lungo la superstrada, all’altezza di Serravalle. Matteo è deceduto sul colpo. Stefano è stato sottoposto a tutti gli accertamenti clinici del caso, tac compresa, e le sue condizioni fanno sperare per il meglio.
E’ invece ancora un enigma la dinamica dell’incidente che e’ costato la vita al sammarinese. Il Commissario della Legge Alberto Buriani ha disposto una ulteriore perizia per stabilire le cause del sinistro, di certo attualmente non è prospettato l’eccesso di velocità. Quindi, nonostante la potente e veloce Golf Gti 16 valvole e nonostante il lungo rettilineo appena imboccato, Matteo non stava correndo. La strada, nonostante la pioggia, a quell’ora non era di certo trafficata. Eppure, inspiegabilmente, dopo avere percorso una curva a destra – di fronte all’Electronics – è avere iniziato a percorrere il lungo rettilineo che porta a Serravalle, l’auto del giovane sembra essere impazzita, è uscita di strada, l’urto contro una pianta l’ha quasi disintegrata ed è ricaduta pochi metri più in là, fra le panchine del parco Laiala, che si trova proprio al di sotto della sede stradale.
Forse l’autopsia sul corpo di Matteo, disposta dal Commissario della Legge, e che avrà luogo lunedì prossimo, darà qualche risposta in più sulla morte di un ragazzo appena uscito dalla discoteca dove aveva partecipato ad una festa organizzata dagli studenti della quarte classi del liceo sammarinese.
Forse, come ipotizza qualcuno, Matteo e’ uscito di strada per evitare un Apecar. Sul luogo dell’incidente qualcuno ha portato dei fiori. Fra loro una singola rosa, legata con un nastro rosso. La Repubblica piange, ancora una volta, uno dei suoi giovanissimi figli stroncato da una morte assurda.
E’ invece ancora un enigma la dinamica dell’incidente che e’ costato la vita al sammarinese. Il Commissario della Legge Alberto Buriani ha disposto una ulteriore perizia per stabilire le cause del sinistro, di certo attualmente non è prospettato l’eccesso di velocità. Quindi, nonostante la potente e veloce Golf Gti 16 valvole e nonostante il lungo rettilineo appena imboccato, Matteo non stava correndo. La strada, nonostante la pioggia, a quell’ora non era di certo trafficata. Eppure, inspiegabilmente, dopo avere percorso una curva a destra – di fronte all’Electronics – è avere iniziato a percorrere il lungo rettilineo che porta a Serravalle, l’auto del giovane sembra essere impazzita, è uscita di strada, l’urto contro una pianta l’ha quasi disintegrata ed è ricaduta pochi metri più in là, fra le panchine del parco Laiala, che si trova proprio al di sotto della sede stradale.
Forse l’autopsia sul corpo di Matteo, disposta dal Commissario della Legge, e che avrà luogo lunedì prossimo, darà qualche risposta in più sulla morte di un ragazzo appena uscito dalla discoteca dove aveva partecipato ad una festa organizzata dagli studenti della quarte classi del liceo sammarinese.
Forse, come ipotizza qualcuno, Matteo e’ uscito di strada per evitare un Apecar. Sul luogo dell’incidente qualcuno ha portato dei fiori. Fra loro una singola rosa, legata con un nastro rosso. La Repubblica piange, ancora una volta, uno dei suoi giovanissimi figli stroncato da una morte assurda.
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