Mille e 51 incidenti stradali in appena 4 anni, dal 2008 al 2014. 1.370 i feriti, 8 i decessi. Numeri assolutamente non trascurabili, soprattutto se si considera la ristretta rete viaria di San Marino, che conta su appena 350 chilometri di strade percorribili. I dati provengono dall’Authority Sanitaria - che costituisce il “focal point” dell’OMS sulla sicurezza stradale –, e sono stati raccolti ed elaborati in una lunga e complessa indagine che ha coinvolto ufficio statistica, Polizia Civile, Gendarmeria e Pronto Soccorso. I risultati, poi, sono stati utilizzati per valutare nel dettaglio le conseguenze reali sulla salute. Ne emerge una fotografia che deve spingere ad ogni genere di riflessioni: in primo luogo si scopre che il 30% dei sinistri avviene lungo la Superstrada, in un tratto cioè di appena 10 chilometri. E’ vero che lì si concentra la grande massa del traffico sammarinese e che questa grande arteria a quattro corsie costituisce l’asse principale di collegamento del territorio, ma oltre 300 incidenti in 10 chilometri sono davvero tanti. Le circostanze più diffuse sono l’eccesso di velocità, la mancata precedenza, l’inosservanza delle distanze di sicurezza. Alcuni di questi incidenti sono stati causati da guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Ad avere le conseguenze sanitarie peggiori sono stati prevalentemente i cosiddetti utenti fragili della strada: pedoni, conducenti di biciclette, ciclomotori e moto. Il periodo estivo porta con sé un incremento dei sinistri stradali, molti dei quali vedono coinvolti giovanissimi conduttori di ciclomotori, fra i 15 e i 16 anni. Le cause sono spesso l’impatto con altri veicoli, ma anche lo sbandamento, la perdita di controllo del mezzo. Molti di loro hanno riportato ferite per le quali sono state assegnate prognosi superiori ai 30 giorni. L’indagine mette in luce anche altri aspetti interessanti e curiosi: in primo la fascia oraria con la maggior frequenza di incidenti stradali, che risulta essere quella mattutina dalle 7 alle 13, con un picco tra le 12 e le 13; poi il mese in cui si registrano più incidenti, quello di luglio. Ultimo dato da considerare: il 15% degli utenti della strada costretti a ricorrere alle cure del Pronto soccorso, deve essere ricoverato. Il che significa che su 1.370 feriti, almeno 205 sono finiti nei vari reparti dell’Ospedale di Stato, prevalentemente in Ortopedia. La guardia sulla sicurezza stradale, conclude l’analisi dell’Authority Sanitaria, non si può abbassare
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