Incontro Mondiale delle Famiglie, l'evento presentato in Vaticano
Il primo Incontro Mondiale delle Famiglie risale ormai a più di 20 anni fa, nel '94 a Roma, che l'ha ospitato due volte; poi Rio de Janeiro, Manila, Valencia, Mexico City.
Per Philadelphia è la prima volta, ma la città statunitense, simbolo e patria dell'indipendenza americana, si dice già pronta: “Abbiamo invitato il mondo a Philadelphia, e il mondo ha risposto”, sono state le parole dell'Arcivescovo Charles Chaput, affiancato dal Vescovo ausiliare McIntyre.
E in effetti finora sono rappresentate più di 100 nazioni, Stati Uniti al primo posto, poi Canada, il lontano Vietnam, Repubblica Dominicana, Nigeria. I volontari ad oggi iscritti sono 6.100, 37 di loro hanno 80 anni. Più di 1500 persone hanno aderito a “Ospita una famiglia”, per offrire la propria casa durante l'evento, 65mila le camere d'albergo disponibili.
Un evento dunque dai grandi numeri, quello che attende Papa Francesco, che il 27 settembre celebrerà la Messa, e consegnerà il Vangelo di Luca, ha annunciato monsignor Paglia, presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, alle famiglie di grandi città dei 5 continenti: Kinshasa, Africa; L'Avana, America; Hanoi, Asia; Sidney, Australia, e Marsiglia, Europa.
E' un gesto simbolico che annuncerà l'invio di un milione di copie di questo testo nelle 5 città coinvolte. E a proposito di famiglie: a domanda diretta, ossia quale tipo di famiglia potrà partecipare all'evento, monsignor Paglia ha risposto: “Tutte, nessuna esclusa. E chi dovesse sentirsi messo da parte andrò a prenderlo io”.
Francesca Biliotti