L’indagine “Il Principe e la (scheda) ballerina” rivela i rapporti tra politica e camorra

L’indagine “Il Principe e la (scheda) ballerina” rivela i rapporti tra politica e camorra.
Un’osmosi che genera effetti patologici: così gli inquirenti dell’antimafia e della procura napoletana definiscono i rapporti tra politica e camorra, esplosi nell’ultima inchiesta sfociata anche nella richiesta di arresto per l’onorevole Pdl Nicola Cosentino. Intorno a questo intreccio, si legge nell’ordinanza, si muovono enormi interessi economici dell’organizzazione casalese, che opera nei settori più sensibili dell’attività economica: centri commerciali, attività edilizie e fornitura del calcestruzzo. E i poteri della politica e dell’ente mafioso si saldano nel momento più importante e solenne della vita democratica, ossia il momento elettorale. Alle amministrative di Casal di Principe, nel 2007, sono state riscontrate parecchie irregolarità: come la partecipazione di massa al voto dei testimoni di Geova che in realtà non si erano affatto recati alle urne, o di altri elettori che in realtà erano ricoverati. Poi c’era la scheda ballerina: grazie a rappresentanti di lista o presidenti di seggio compiacenti, si faceva uscire una scheda elettorale non votata ma regolarmente contrassegnata, consegnata poi ad un elettore con la preferenza già inserita, l’elettore la imbucava ma fuori aveva ricevuto anche una scheda bianca, da votare, e così ricominciava il giro. E’ vero e proprio voto di scambio, e rivelava la promessa, ad esempio, di posti di lavoro al centro commerciale “Il Principe” che i casalesi volevano realizzare nel casertano, e per questo avevano bisogno di autorizzazioni e, soprattutto, di finanziamenti. Qui entra in gioco la Romagna, e il sammarinese Flavio Pelliccioni che, per gli inquirenti, aveva messo in piedi un vero e proprio gruppo ben organizzato e da lui diretto, il cui disegno criminoso aveva lo scopo di procurare garanzie finanziarie all’imprenditore casalese Di Caterino. A San Marino, per gli inquirenti, hanno agito due società, la Drive Service Motorsport e l’Istituto finanziario sammarinese, rappresentate per alcune operazioni dall’amministratore Francesco Cavaleri, che a suo carico aveva precedenti, per associazione per delinquere, truffa, ricettazione e reati monetari.
E’ fissato per domani alle 11 al carcere di Avellino dove è detenuto, l’interrogatorio di garanzia di Flavio Pelliccioni, arrestato nei giorni scorsi su ordine della Dda di Napoli. Il sammarinese sarà interrogato dal gip di Avellino, alla presenza del suo legale Alessandro Petrillo che incontrerà Pelliccioni domattina, qualche ora prima dell’interrogatorio.

Francesca Biliotti

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