Una bambina di quattro anni violentata 15 giorni fa a Ghansor, nello Stato centrale indiano di Madhya Pradesh, è morta di infarto dopo una lunga agonia. Lo riferisce oggi l'agenzia di stampa Ani. I sanitari hanno indicato che la piccola è deceduta ieri sera dopo che tutti i tentativi di rimettere in funzione il suo sistema cardio-polmonare sono falliti.
Questa nuova vicenda ha accresciuto l'angoscia dell'opinione pubblica indiana che sta seguendo con partecipazione la lotta per restare in vita di un'altra bambina di cinque anni, a cui è stato posto il soprannome di 'Gudiya' (Bambola), sequestrata e violentata da un branco il 17 aprile in un quartiere della classe media della capitale. La bimba di quattro anni deceduta ieri nel distretto di Soni era in coma dal 20 aprile per aver subito gravi danni cerebrali e sopravviveva grazie all'utilizzazione di avanzati macchinari. In questa vicenda la polizia ha arrestato due presunti responsabili, fra cui Firoz Khan di 28 anni, che era un amico dello zio della bambina. Dal 16 dicembre, giorno in cui un branco violentò su un autobus in movimento a New Delhi una studentessa di 23 anni, poi morta in un ospedale di Singapore, i media hanno puntato i riflettori sul preoccupante fenomeno della violenza sessuale contro le donne, soprattutto di casta inferiore, che quotidianamente segna storicamente la società indiana.
Questa nuova vicenda ha accresciuto l'angoscia dell'opinione pubblica indiana che sta seguendo con partecipazione la lotta per restare in vita di un'altra bambina di cinque anni, a cui è stato posto il soprannome di 'Gudiya' (Bambola), sequestrata e violentata da un branco il 17 aprile in un quartiere della classe media della capitale. La bimba di quattro anni deceduta ieri nel distretto di Soni era in coma dal 20 aprile per aver subito gravi danni cerebrali e sopravviveva grazie all'utilizzazione di avanzati macchinari. In questa vicenda la polizia ha arrestato due presunti responsabili, fra cui Firoz Khan di 28 anni, che era un amico dello zio della bambina. Dal 16 dicembre, giorno in cui un branco violentò su un autobus in movimento a New Delhi una studentessa di 23 anni, poi morta in un ospedale di Singapore, i media hanno puntato i riflettori sul preoccupante fenomeno della violenza sessuale contro le donne, soprattutto di casta inferiore, che quotidianamente segna storicamente la società indiana.
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