Il processo nei confronti del gruppo di imputati per la morte in uno stupro collettivo di una ragazza indiana di 23 anni dovrà svolgersi a porte chiuse a New Delhi per la delicatezza della vicenda e per evitare le scene di caos verificatesi oggi nell'udienza preliminare. Lo ha disposto una giudice che ha rinviato la seduta al pomeriggio. Dopo che la polizia non è riuscita a presentare, in un clima caotico, gli imputati in un aula colma all'inverosimile di giornalisti e pubblico. Ancora prima del tentativo non riuscito di portare in aula cinque dei sei imputati (uno è minorenne e sarà presentato ad una corte speciale) accusati di vari reati fra cui l'omicidio, si sono avuti forti attriti fra gli avvocati.
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