In India uomo uccide di botte la moglie perché incinta di una femmina
Non poteva sopportare che la moglie 26enne, incinta per la terza volta, partorisse ancora una figlia. Lui, indiano impiegato di una ditta privata di Kurnool, voleva un maschio. Lo aveva sempre voluto. Nascere femmina in alcune parti del mondo è una condanna. Ed è stata una sentenza di morte per chi la portava in grembo. Dopo aver letto i risultati dell’ecografia della moglie, al sesto mese di gravidanza, è esploso in una furia cieca, assassina. La donna è svenuta sotto i colpi del marito. Quando i genitori l’hanno trasportata in ospedale non c’era nulla da fare. La magistratura ha disposto l'arresto dell'uomo e aperto un’ inchiesta sull'istituto. Le leggi indiane vietano, infatti, che venga rivelato ai genitori il sesso del nascituro. L'ultimo censimento nazionale ha infatti rivelato che la pratica esistente nelle zone più arretrate di sopprimere le femmine prima o dopo il parto perché considerate "un peso" per la famiglia, ha portato all'allarmante dato della presenza in India di solo 914 donne ogni 1.000 uomini.
Monica Fabbri
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