Quest'anno l'influenza è arrivata in anticipo. Il picco, secondo gli esperti, è previsto entro la fine del mese di dicembre. E gli accessi ai Pronto soccorso di molti ospedali italiani sono saliti in maniera significativa; molti pazienti acuti, soprattutto anziani e fragili, necessitano inoltre di ricovero.
Silvestro Scotti, segretario generale della FIMMG, la federazione italiana dei medici di medicina generale, ha detto che mai negli ultimi 15 anni c’era stato un picco influenzale paragonabile a quello di quest’anno. “Guardando ai dati attuali, l’andamento fa pensare ad un picco assai superiore a quello delle epidemie passate”, ha detto Scotti a quotidianosanita.it.
Finora la fascia d'età più colpita è stata quella fino a 4 anni, ma nelle ultime settimane l'incidenza è cresciuta anche tra 5 e 14 anni, mentre ci sono stati pochi casi tra le persone anziane.
Le sindromi influenzali, considerate dai più come malanni stagionali, possono provocare anche gravi conseguenze; sono infatti tra le principali cause di morte in tutto il mondo. A seconda degli anni e dei diversi virus in circolazione, nei paesi europei l’influenza causa fino a 50 milioni di casi con sintomi, e si stima che porti alla morte di 15mila-170mila individui.
Per Walter Ricciardi, professore di Igiene e Medicina Preventiva all’università Cattolica, “la risposta individuale ad emergenze epidemiologiche non è sufficiente a proteggere la popolazione: serve un approccio pubblico, coordinato e basato sull’evidenza scientifica”. Ricciardi ha poi affermato che “quest’anno la campagna vaccinale antinfluenzale è andata malissimo”.