Ancora troppo poche le vaccinazioni antinfluenzali sul Titano, dove si arriva a coprire appena metà della popolazione cosiddetta "a rischio". Lo scorso anno furono 3.900 i sammarinesi che decisero di vaccinarsi, 2.636 di loro avevano più di 65 anni. 253 i bambini. Un numero ancora troppo basso perché copre il 50% dei soggetti a rischio, quando invece bisognerebbe arrivare al 75% degli ultra sessantacinquenni. Da oggi, per tutti gli adulti il vaccino è a disposizione nei Centri Sanitari, mentre al Servizio di Medicina di Base possono essere vaccinati i dipendenti ospedalieri e i bambini, tutti i lunedì dalle 14 alle 16 e 30. L’influenza di quest’anno sarà americana e si annuncia molto più severa di quella del 2005. La diffusione del virus aumenterà sensibilmente arrivando a colpire il 10% della popolazione, o una persona per ogni famiglia. Il suo passaggio quindi lascerà il segno, a partire da Natale, con un picco massimo tra fine dicembre e gennaio. Ai tremila sammarinesi che potrebbero essere colpiti quest’anno, se ne aggiungeranno altri duemila infetti da virus simili all’influenza che stanno già mettendo a letto diverse persone a causa degli sbalzi termici dell’autunno, con problemi a livello respiratorio e gastrointestinale, che possono produrre comunque stati febbrili anche se molto più lievi rispetto alla vera influenza. L’invito a vaccinarsi e’ rivolto in primo luogo a coloro che vivono e lavorano in comunità come, ad esempio, gli insegnanti soprattutto di scuole materne. Ci sono poi i cosiddetti soggetti a rischio, vale a dire gli anziani, le persone che hanno malattie polmonari croniche, come asma e bronchite, i cardiopatici, i diabetici, gli anemici e le persone con un sistema immunitario indebolito dai farmaci.
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