Con il suono della campanella, che sancisce l’inizio del nuovo anno scolastico, si diffonde sempre più la psicosi da influenza A. Istituti scolastici che vietano i baci, medici che dicono di non allarmarsi più di tanto, altri che dispensano suggerimenti. Qualcuno ha suggerito addirittura un rinvio dell’apertura delle scuole. L’influenza A, stando alle previsioni mediche, colpirà circa il 30% della popolazione, perlopiù giovane. Intanto, con un mese di anticipo, scatta il piano di vaccinazioni contro l’influenza stagionale. Dal primo ottobre gli anziani malati cronici con più di 65 anni e i bambini affetti da gravi patologie verranno vaccinati dai medici di famiglia o presso le Asl. In tutto sono un milione e mezzo di persone. Una campagna di lunga durata che si concluderà solo a marzo del prossimo anno e coinvolgerà il 40 per cento della popolazione italiana.
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