Partita decisamente in sordina, l’influenza sta iniziando a mietere vittime anche in Repubblica. In realtà, sono parecchi i casi di virus gastro-intestinali già registrati nelle scorse settimane, ma non hanno nulla a che vedere con l’influenza vera e propria. Per definirsi tale, questa deve essere necessariamente caratterizzata da febbre alta, almeno 38 gradi e mezzo o 39, da brividi e da forti dolori ossei.
I pazienti rientrati in questa casistica hanno iniziato ad affollare i centri sanitari, proprio la settimana appena trascorsa. I primi sette giorni di gennaio, alla medicina di base, erano stati segnalati appena 23 casi; 23 anche nella seconda settimana di gennaio ma nella terza, ossia l’ultima, il primo picco: 87 casi.
Si presuppone così che l’influenza stia arrivando ora al suo culmine, e che proseguirà almeno per tutto febbraio. Si notano già delle differenze rispetto al virus dell’anno scorso, quando l’influenza si era manifestata in forma molto lieve: basti pensare che a febbraio erano stati segnalati appena 16 casi.
C’è anche da considerare che quest’anno i vaccinati si sono fermati a quota 3.900, meno dell’anno scorso: a rischio le fasce estreme della popolazione, ossia bambini e anziani.
I pazienti rientrati in questa casistica hanno iniziato ad affollare i centri sanitari, proprio la settimana appena trascorsa. I primi sette giorni di gennaio, alla medicina di base, erano stati segnalati appena 23 casi; 23 anche nella seconda settimana di gennaio ma nella terza, ossia l’ultima, il primo picco: 87 casi.
Si presuppone così che l’influenza stia arrivando ora al suo culmine, e che proseguirà almeno per tutto febbraio. Si notano già delle differenze rispetto al virus dell’anno scorso, quando l’influenza si era manifestata in forma molto lieve: basti pensare che a febbraio erano stati segnalati appena 16 casi.
C’è anche da considerare che quest’anno i vaccinati si sono fermati a quota 3.900, meno dell’anno scorso: a rischio le fasce estreme della popolazione, ossia bambini e anziani.
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