Martedì la manifestazione dei sindacati davanti alla Prefettura per chiedere più potere per le direzioni provinciali del lavoro; ieri l’ennesimo incidente, l’infortunio mortale alla falegnameria Zangheri di Cerasolo, dove ha tragicamente perso la vita un giovane immigrato cinese, rimasto intrappolato tra gli ingranaggi di un nastro trasportatore. Mentre è stata aperta una inchiesta – il caso è seguito dal procuratore capo Franco Battaglino - e proseguono le indagini da parte dei Carabinieri di Coriano e della Medicina del Lavoro dell’AUSL di Rimini, torna pesante l’appello della CGIL di Rimini. Prima di tutto i dati, allarmanti: un aumento del 55% degli infortuni di lavoro nel biennio 2003-2004 che vedono coinvolti cittadini extracomunitari. Sono soprattutto precari e dunque ricattabili, svolgono mansioni rischiose, senza avere conoscenza di pericoli cui sono soggetti: “Giovane, precario ed extracomunitario” – è proprio il profilo di Chen Zmaimin: 25 anni, in Italia da un anno con regolare permesso di soggiorno, padre di un bimbi di 5 mesi. Era dipendente dell’Eurocoop – prosegue la Cgil – e alla falegnameria di Cerasuolo avrebbe dovuto svolgere attività di facchinaggio, non ai nastri trasportatori. Nonostante le battaglie fatte per regolarizzare i dipendenti - conclude la Cgil - si continuano ad utilizzare lavoratori di ditte esterne e che dovrebbero coprire mansioni differenti da quelle realmente svolte”.
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