Infortunio in cantiere edile: operaio trasferito al "Bufalini"
Un volo di tre metri. Il violento impatto al suolo e il trauma cranico. L'ultimo bollettino medico del "Bufalini" di Cesena, dove Michele Tafaro e' ricoverato, parla di prognosi riservata. Tradotto: è in pericolo di vita. Il cantiere di Fiorina oggi è fermo: è stato posto sotto sequestro dalla Polizia Civile. Scontata la convalida dell'atto da parte del magistrato inquirente, Alberto Buriani. Il Servizio di Igiene Ambientale ha effettuato i sopralluoghi, il sindacato punta il dito contro il fenomeno dei subappalti. Michele Tafaro, carpentiere vicino alla pensione, dipendente della ditta Maco di Fano, secondo le informazioni fornite dalla Federazione Costruzioni della Csu, era un lavoratore in nero. Il suo permesso di lavoro era scaduto nell'aprile del 2006. La sua ditta aveva avuto in subappalto alcuni lavori dalla Cm, che a sua volta li aveva ottenuti in subappalto dalla Impresit 2000, la ditta costruttrice. Per il sindacato nessun operaio, in quel cantiere, indossava l'elmetto protettivo. Paolo Zafferani e Gianluigi Giardinieri - sindacalisti del settore costruzioni - denunciano la mancanza di controlli, sulla sicurezza e anche sulla regolarità delle assunzioni. Annunciano, inoltre, l'attivazione di un monitoraggio per denunciare, prove alla mano, quanto detto in ormai troppe occasioni. "Non vorremmo piu' tornare - scrivono Zafferani e Giardinieri - a parlare in futuro di incidenti nel settore edile: tutto questo - concludono - non è degno di un paese civile ed avanzato come San Marino".
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