La situazione sembra ormai fuori controllo. Stanotte le forze di sicurezza yemenite hanno aperto il fuoco contro gruppi di manifestanti nuovamente scesi in piazza a Sanaa per chiedere le dimissioni del presidente Ali Abdullah Saleh, da 33 anni al potere. Secondo testimoni, non vi sarebbero né morti né feriti. Almeno una settantina, invece, le vittime degli ultimi due giorni, in seguito agli scontri notturni avvenuti nella capitale. Un quadro che ha spinto il Foreign Office a intimare ai cittadini britannici ancora sul posto di lasciare “immediatamente” il Paese, dove, per alcuni diplomatici, la situazione sarebbe “peggiore che in Libia”. I sei paesi del Consiglio di cooperazione del Golfo intanto si sono detti disponibili a portare avanti la mediazione per una soluzione pacifica alla crisi in corso.
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