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Iniziate le conclusioni al processo per truffa ai danni di Banca del Titano

30 apr 2011
San Marino - Iniziate le conclusioni al processo per truffa ai danni di Banca del Titano
San Marino - Iniziate le conclusioni al processo per truffa ai danni di Banca del Titano
Sei anni e 30mila euro di multa a testa per Adriano Pace e Stefano Marangoni, 2 anni e 10mila euro per Maurizio Frezza. Sono le richieste del Procuratore del Fisco Roberto Cesarini, che al termine della requisitoria si è detto “convintissimo del disegno criminoso” messo in atto dagli imputati, accusati di truffa nei confronti dell’istituto di credito commissariato nel 2006. In particolare il Procuratore del fisco, che si è richiamato più volte alla testimonianza resa in aula dall’ex ispettore di Banca centrale Caringi, ha detto di non credere alla buona fede dell’ex direttore Adriano Pace, che concedeva affidamenti senza garanzie, i famosi titoli zero coupon, all’imputato Marangoni, il cui certificato penale, ha ricordato, spaziava dal riciclaggio alla ricettazione, all’associazione per delinquere finalizzata alla truffa. Assente quest’ultimo, e soprattutto il suo avvocato, perché colpito da un lutto in famiglia, ma il giudice non ha voluto sentire ragioni ed ha avviato le conclusioni. Per l’avvocato Benni, difensore di Frezza, se c’è un truffato è il suo cliente, l’unico ad aver dato soldi sani e in contanti alla banca, senza mai vederseli restituire. Ancor più duro l’avvocato Lonfernini, difensore di Pace, per il quale il dissesto dell’istituto non può essere attribuito agli imputati, “partiva dalla sua costituzione – ha detto – con un capitale sociale subito polverizzato, senza mai nemmeno un’ispezione fino al 2006”. Per il suo collega avvocato Palumbo, “si è confusa la mala gestione di una banca con la truffa”, e ha ricordato che i procedimenti aperti in Italia sono stati archiviati. La San Marino International Bank, che ha sostituito Banca del Titano, come parte civile ha chiesto 5 milioni di euro di provvisionale per il risarcimento del danno, l’avvocatura dello Stato ha quantificato il danno patrimoniale in 13 milioni.

Francesca Biliotti

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