Una terapia mai autorizzata in Italia ma praticata a 68 pazienti, di cui tre minori, dal 2007 alla fine del 2009, affetti da patologie come il morbo di Parkinson o il cancro, in cerca dell’ultima speranza, la terapia cellulare. E a Torino l’inchiesta condotta dal sostituto procuratore Raffaele Guariniello va avanti con gli interrogatori: gli indagati da 9 sono già saliti a 16, fra cui 10 medici. L’ultima accusa è di truffa nei confronti di 14 di quei pazienti, poiché sono stati ritrovati versamenti di denaro, da 4.000 a 55mila euro, fatti sulla promessa di effetti terapeutici. A San Marino erano state inviate rogatorie e individuate la Rewind Biotech e l’Istituto di Medicina del Benessere. Dopo aver acquisto le documentazioni, erano stati aperti dei fascicoli, le indagini sono tuttora in corso.
L’Authority aveva scoperto un contratto di collaborazione tra l’anestesista Luciano Ettore Fungi, indagato a Torino, e l’Istituto di medicina del benessere, che ora non svolge più attività sanitaria, e nella sua relazione aveva segnalato un atto medico di Fungi dove si ipotizzavano pratiche vietate con le staminali. L’Authority nel 2009 ne aveva proposto la chiusura, ed era stata sospesa per un breve periodo. Diverso il caso della Rewind, il cui amministratore, il torinese Davide Vannoni, risulta a sua volta coinvolto: l’Authority non l’aveva mai autorizzata ad operare perché dopo il sopralluogo, nel 2008, aveva riscontrato parecchie irregolarità. Dunque tutto quello che potrebbe aver fatto è illegale, anche per la legislazione sammarinese. Ora la struttura ha cambiato anche assetto societario.
Francesca Biliotti
L’Authority aveva scoperto un contratto di collaborazione tra l’anestesista Luciano Ettore Fungi, indagato a Torino, e l’Istituto di medicina del benessere, che ora non svolge più attività sanitaria, e nella sua relazione aveva segnalato un atto medico di Fungi dove si ipotizzavano pratiche vietate con le staminali. L’Authority nel 2009 ne aveva proposto la chiusura, ed era stata sospesa per un breve periodo. Diverso il caso della Rewind, il cui amministratore, il torinese Davide Vannoni, risulta a sua volta coinvolto: l’Authority non l’aveva mai autorizzata ad operare perché dopo il sopralluogo, nel 2008, aveva riscontrato parecchie irregolarità. Dunque tutto quello che potrebbe aver fatto è illegale, anche per la legislazione sammarinese. Ora la struttura ha cambiato anche assetto societario.
Francesca Biliotti
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