Il direttivo della Federazione caccia vuole intraprendere iniziative per risolvere il problema della vendita delle armi in modo concertato tra le parti, rispettando i criteri di democrazia e legittimità costituzionale. A loro giudizio, non sussistono i caratteri d’urgenza tipici del decreto, relativi alla gestione, da parte di privati, di tutto quanto concerne armi, munizioni, polveri da sparo e fuochi d’artificio, e preferirebbero un provvedimento che seguisse un normale iter legislativo. Invita comunque i cittadini a prendere visione del decreto che altrimenti, avverte, rischia di trasformare onesti cittadini appassionati di armi in un esercito di fuorilegge.
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