Inquinamento e abusi sugli argini del Marano e del Marecchia

Acque dal colore torbido, vecchi elettrodomestici abbandonati sugli argini, a Casteldelci sulle briglie per frenare il fiume un allevamento di pecore e capre. La Forestale di Rimini continua il suo lavoro di ricognizione di boschi e aree fluviali nell'operazione "Fiumi in affido". Da un mese e mezzo i forestali risalgono le tre arterie Conca, Marano e Marecchia e gli affluenti Rio San Marino, Rio Ponte Messa e Senatello. Viaggiano con un gps e fotografano ogni irregolarità. Dei prelievi sulla qualità delle acque si occupa invece l'Arpa. Risultano degrado e inquinamento fognario nelle zone più alte dei corsi d'acqua, abusi edilizi alla foce. Un esempio è il parcheggio abusivo ricavato in una area protetta vicino al locale Malindi di Cattolica già sequestrato. La denuncia è contro ignoti. Anche per il locale Hakuna Matata di Riccione sul Marano sono in corso accertamenti per probabili allargamenti di tettoie e gazebo. La situazione non è allarmante e rispecchia il trend della regione, anche se questo progetto è una esperienza pilota per mantenere liberi i corridoi ecologici. E' stata controllata anche la parte italiana del fiume San Marino che entra in Repubblica. Buona la condizione delle acque e degli argini.

Valentina Antonioli

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