Inquinamento elettromagnetico: la situazione a Rimini
E’ sempre più diffuso l’uso dei telefoni cellulari e spesso ci si chiede quali conseguenze possano avere, sulla salute, i numerosi impianti fissi delle varie compagnie telefoniche. La Provincia di Rimini ha incaricato l’ARPA di effettuare un monitoraggio. La situazione nel riminese è buona; l’inquinamento elettromagnetico è abbondantemente sotto il limite previsto dalla legge. Quei tralicci delle compagnie telefoniche, che spesso guardiamo con sospetto, sono in totale 251 nei centri della Provincia. 144 nella sola città di Rimini; ma le verifiche dell’Arpa non sono state effettuate nel capoluogo, per cui questo dato manca. Restano le misurazioni nelle altre città. Gli strumenti di rilevazione sono stati posizionati nei piani più alti e nelle zone più esposte degli edifici vicini agli impianti di comunicazione cellulare. La legge prevede che il campo elettrico, generato da queste stazioni, non superi il valore di 6 Volt/metro in luoghi dove possa risiedere la popolazione. Ebbene il valore in assoluto più alto è stato registrato a Cattolica: 3,6 Volt/metro: ben al di sotto del limite di legge dunque. E comunque nel 90% dei casi non sono stati superati i 2 volt/metro. I valori medi più alti a Bellaria/Igea Marina e Riccione: 1,4 Volt/metro. Resta l’incognita Rimini. Misurazioni di questo tipo vengono effettuate dal 2001, è possibile dunque effettuare comparazioni.
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