Insetti a tavola, esperti invitano a non demonizzarli

Gli italiani trovano gli insetti repellenti. Inoltre gli allergici devono stare molto attenti

Insetti a tavola, esperti invitano a non demonizzarli.

Gli insetti a tavola sono una possibilità ancora più concreta dopo l'approvazione da parte dell'Ue del quarto insetto commestibile, le larve del verme della farina minore (Alphitobius diaperinus) congelate, in pasta, essiccate. Gli esperti invitano a non demonizzarli, insistendo sulle qualità nutrizionali in termini di proteine ma anche antiossidanti e spiegano che a fronte di un fabbisogno crescente specie di proteine sono una fonte sostitutiva importante. "Occorre distinguere il gusto dall'impatto sulla salute - sottolinea il professor Andrea Ghiselli, past president della Società italiana di Scienze dell'Alimentazione (Sisa) - gli italiani trovano gli insetti repellenti ed è comprensibile, non abbiamo l'abitudine a consumarli. Ma sono studiati da anni per le loro promettenti qualità nutrizionali, in termini di proteine, acidi grassi insaturi e polinsaturi, antiossidanti e calcio. Dovremmo capovolgere l'approccio, trasformandolo la repulsione in curiosità prudente".

"Gli esperimenti e i lavori scientifici su cui si è basato l'ok dell'Efsa, l'Autorità europea per la sicurezza alimentare, a cui poi è seguito quello della Commissione Europea, ci mette al riparo da problematiche -evidenzia l'esperto - ma potremmo non aver pensato a qualcosa e serve un approccio comunque prudente perché non abbiamo una storia di consumo di questi alimenti. Però bisogna essere anche curiosi: con i cibi etnici sperimentiamo". "Gli insetti sono stati inseriti come novel food solo perché in Europa non ne abbiamo fatto uso - aggiunge Ghiselli - ma li utilizzano moltissime persone nel mondo e non sono un'imposizione, possiamo scegliere di non consumarli. Di certo, abbiamo bisogno di fornire proteine ed energia a una popolazione che nel 2050 raggiungerà i 10 miliardi persone ed è in crescita enorme la richiesta di proteine nei paesi in via sviluppo. Dobbiamo trovare alternative che non eliminino le altre proteine, ma si uniscano. L'insetto fa parte delle risposte". Quando i prodotti saranno sul mercato, andrà indicato in etichetta che l'ingrediente può provocare reazioni allergiche in chi ha allergie note ai crostacei e ai prodotti a base di crostacei e agli acari della polvere.

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